Tessuti liberi dai virus. Nanoparticelle in azione
Next Technology e l’azienda Trafi guidano un progetto di ricerca europeo
Trafi e Next Technology lavorano al progetto «Supreme»
L’idea nasce durante il periodo covid, quando è apparsa chiara a tutti la necessità di trovare soluzioni sostenibili per mitigare la diffusione di agenti patogeni nocivi sulle superfici ‘ad alto traffico’. I rivestimenti riempiti di nanoparticelle sono fin da subito sembrati soluzioni promettenti. Trafi si sta occupando dell’applicazione delle nanoparticelle sul materiale tessile. Sono stati infatti sperimentati quattro sistemi di applicazione: attraverso l’utilizzo di resine, o usando le nanoparticelle come se fossero coloranti, ma anche con altri metodi innovativi. “Finora abbiamo messo in campo tutta l’esperienza accumulata negli anni per l’applicazione di coloranti e pigmenti sui materiali tessili – spiegano Giusti, Luconi e Coffaro di Trafi -. I risultati sono buoni ma abbiamo ambizioni ancora maggiori. Con questo materiale sperimentale potremmo fare tessuti per abbigliamento e arredamento in grado di uccidere in pochi secondi batteri, virus e spore dei funghi che si posano sopra”.
Next Technology Tecnotessile si sta occupando dell’applicazione del materiale tramite tecnologia al plasma su supporti tessili e della parte di testing di validazione delle proprietà chimico-fisiche del prodotto. “Con questo progetto – spiega il direttore Andrea Falchini -. la nostra società di ricerca conferma il proprio ruolo di partner su progetti europei e su iniziative di ricerca e sviluppo con aziende e università”.