Buone notizie per la produzione manifatturiera, che regge l’impatto della pandemia, tanto che dal 2021 è in ripresa non solo nel distretto pratese, ma anche in tutta la regione Toscana: il distretto di Prato può contare su 2 miliardi di euro di export.
Come si legge anche su QN Economia e Lavoro, il distretto pratese è un’eccellenza toscana composta da un numero importante di imprese: circa 7mila nel comparto moda, di cui 2mila operative strettamente nel tessile. E, con ruolo fondamentale di ricerca e sviluppo, Next Technology Tecnotessile viene menzionato come “centro ricerche leader del settore per R&S nel tessile”.
Quello di Prato, insomma, continua a confermarsi uno dei più grandi distretti industriali in Italia, il più grande centro tessile a livello europeo e uno dei poli più importanti a livello mondiale per le produzioni di filati e tessuti di lana. Lo conferma il Centro studi di Confindustria Toscana Nord, che sottolinea risultati nettamente positivi nel terzo trimestre 2021. Si parla di un +11,9% rispetto allo stesso periodo nel 2020, con un -9,4% rispetto al 2019, ultimo anno pre-covid.
Il segreto? Una fitta rete di imprese che dialogano tra loro con competenze diversificate e multidisciplinari, dove spiccano valori concreti come qualità, tecnica, velocità, creatività, flessibilità e servizi altamente specializzati.
A sostenere il distretto tessile, ci pensano anche i poli di innovazione e i centri di ricerca, come OTIR2020, Officina Toscana per l’innovazione e la ricerca nel settore moda, che fa capo a Next Technology Tecnotessile.
I servizi di Ricerca & Sviluppo multidisciplinare sono garantiti grazie a uno staff di ricercatori con competenze multisciplinari, un laboratorio attrezzato con strumentazione scientifica ad alta tecnologia per prove meccaniche ed analisi chimico/fisiche normate e speciali, e la collaborazione con realtà di riferimento nei vari settori tecnologici.
Per saperne di più è possibile scrivere ad andrea.falchini@tecnotex.it